Tuesday 27 January 2009

Revolutionary Road (S. Mendes, 2008)



3 CANDIDATURE AI PREMI OSCAR:

- Miglior Attore non protagonista - Michael Shannon

- Miglior scenografie

- Miglior costumi

Basato sull'omonimo romanzo di Richard Yates, il film, ambientato negli anni '50, racconta del tentativo di una coppia, Frank e April Wheeler, di abbandonare la vita di tutti i giorni, vissuta in una suburbia del Connecticut, per partire alla volta di Parigi.

Nell'ormai lontano 2000 Sam Mendes vinse il premio Oscar come miglior regista per "American Beauty", un capolavoro di luci ed ombre sull'infrangersi della "American family".
Adesso ci riprova, concentrandosi sulla vita coniugale di due sognatori mancati nella suburbia americana degli anni '50, e fà un buco nell'acqua.
"Revolutionary Road" è in definitiva un film sterile, le cui ambizioni sono schiacciate da una scientificità senza poesia e vanificate a causa della percepibile e generale impressione di un'involontaria artificiosità.
In tutto questo si salvano i magnifici interpreti, tutti degni di nota, e ciò non è poco.
Tra tutti svetta Kate Winslet, la cui interpretazione è stata scandalosamente ignorata dall'Academy, la cui interpretazione di una casalinga disperata brilla per originalità e spiazzante crudezza.
Si tratta di un ritratto vivido e disperato che colpisce nel profondo, tanto da causare dolore percepibile fisicamente da parte di chi guarda: April è vittima e carnefice, capace di sincero entusiasmo e glaciale indifferenza, brutale onestà ed inscrutabile falsità, insospettabile forza e straziante fragilità, focosa impulsività e lucidissima razionalità.
Sarebbe troppo riduttivo chiamarla depressa o frustrata, perché April è un personaggio molto complesso che la Winslet non pretende di spiegare, bensì si limita a descrivere con lo sguardo ed il tono della voce.
Frank, il personaggio di Leonardo Di Caprio, è, per un certo verso, il "cattivo" del film, marito fedifrago e infantile, solo all'apparenza dolce e comprensivo.
L'attore fà un ottimo lavoro nel trasporre sullo schermo i molteplici aspetti della personalità di Frank e non si ferma là, in quanto riesce per un bel po' a mantenere viva la falsa supposizione che il suo personaggio sia la vittima della situazione, l'uomo medio dotato di razionalità e buon senso il quale tuttavia non ha perso la capacità di sognare, per poi rivelare d'un colpo il suo egoismo e la sua codardia.
Il nominato all'Oscar Michael Shannon interpreta la personificazione della verità nel ruolo di un ex ricoverato in un ospedale psichiatrico che viene ritenuto pazzo quando, in realtà, è l'unico a dar voce, con indubitabile lucidità, alle frustrazioni dei coniugi Wheeler ed a far cadere la maschera ipocrita e sorridente indossata da tutti gli altri personaggi.
L'attore riesce a comunicare con sapiente mestiere l'ambiguità del personaggio, mettendo a disagio perfino gli spettatori.
Una speciale menzione va fatta anche nei confronti di Kathy Bates, qui insolitamente "pacata" e molto efficace nel rendere la vergogna provata da una donna, la cui reputazione si basa sulle sue buone maniere, a causa della pazzia del figlio.
La roulotte russa tra felicità apparente e cieca disperazione è sottolineata dalla bella e minimalista colonna sonora, firmata Thomas Newman, passata quasi inosservata, per oscuri motivi, in questa concitata stagione di premi.
Peccato, lo ribadisco, per il film nel suo complesso e per la regia, quasi impotenti di fronte alle prove attoriali, facendo accrescere la sensazione di futilità di un'operazione che, lungi dal provocare il senso di vuoto disperato e spaesamento nell'animo di chi guarda, intento dichiarato del film, lascia il vuoto della dimenticabilità.





Trailer originale in alta qualità (Theatrical Trailer): http://www.youtube.com/watch?v=rAsfF5pt-WA


Monday 26 January 2009

Screen Actors Guild Awards. Vincitori/Winners.


Si sono svolti in nottata i SAG Awards, i premi assegnati dall'associazione degli attori alle interpretazioni migliori dell'anno.

I risultati sono a questo link (results): http://www.imdb.com/features/rto/2009/sags

Commenti a seguire.

Thursday 22 January 2009

81st Academy Awards. Nominations/Candidature.



Il post verrà aggiornato progressivamente con l'annuncio delle candidature/ Updates in less than 30 min.

Sorprendenti candidature e delusioni! L'Academy ama stravolgere i pronostici.

Surprising nominations and disappointments! The Academy certainly loves turning the cards on the table.

Miglior attrice non protagonista/Best supporting actress

Amy Adams - Doubt

Penelope Cruz - Vicky Cristina Barcelona

Viola Davis - Doubt

Taraji P. Henson - The Curious Case of Benjamin Button

Marisa Tomei - The Wrestler

Miglior attore non protagonista/Best supporting actor

Josh Brolin - Milk

Robert Downey Jr. - Tropic Thunder

Philip Seymour Hoffman - Doubt

Heath Ledger - The Dark Knight

Michael Shannon - Revolutionary Road

Miglior attrice protagonista/Best actress in a leading role

Anne Hathaway - Rachel getting married

Angelina Jolie - Changeling

Melissa Leo - Frozen River

Meryl Streep - Doubt

Kate Winslet - The Reader

Miglior attore protagonista/Best actor in a leading role

Richard Jenkins - The Visitor

Frank Langella - Frost/Nixon

Sean Penn - Milk

Brad Pitt - The Curious Case of Benjamin Button

Mickey Rourke - The Wrestler

Miglior sceneggiatura originale/Best original screenplay

Courtney Hunt - Frozen River

Mike Leigh - Happy-go-Lucky

Martin McDonagh - In Bruges

Dustin Lance Black - Milk

Andrew Stanton, Jim Reardon, Pete Docter - WALL-E

Miglior sceneggiatura non originale/Best adapted screenplay

Eric Roth, Robin Swicord - The Curious Case of Benjamin Button

John Patrick Shanley - Doubt

Peter Morgan - Frost/Nixon

David Hare - The Reader

Simon Beaufoy - Slumdog Millionaire

Miglior regia/Best achievement in directing

David Fincher - The Curious Case of Benjamin Button

Ron Howard - Frost/Nixon

Gus Van Sant - Milk

Stephen Daldry - The Reader

Danny Boyle - Slumdog Millionaire

Miglior film d'animazione/Best animated feature film

Bolt (Chris Williams, Byron Howard)

Kung Fu Panda (John Stevenson, Mark Osborne)

WALL-E (Andrew Stanton)

Miglior film straniero/Best foreign language film

The Baader Meinhof Complex (Germany)

The Class (France)

Departures (Japan)

Revanche (Austria)

Waltz with Bashir (Israel)

Miglior film/Best motion picture

The Curious Case of Benjamin Button (Kathleen Kennedy, Frank Marshall, Ceán Chaffin)

Frost/Nixon (Brian Grazer, Ron Howard, Eric Fellner)

Milk (Dan Jinks, Bruce Cohen)

The Reader (persone da individuare)

Slumdog Millionaire (Christian Colson)

Miglior costumi/Best costume design

Catherine Martin - Australia

Jacqueline West - The Curious Case of Benjamin Button

Michael O'Connor - The Duchess

Danny Glicker - Milk

Albert Wolsky - Revolutionary Road

Miglior trucco/Best makeup

Greg Cannom - The Curious Case of Benjamin Button

John Caglione Jr., Conor O'Sullivan - The Dark Knight

Mike Elizalde, Thom Floutz - Hellboy II: The Golden Army

Miglior colonna sonora/Best original score

Alexandre Desplat - The Curious Case of Benjamin Button

James Newton Howard - Defiance

Danny Elfman - Milk

A.R. Rahman - Slumdog Millionaire

Thomas Newman - WALL-E

Miglior canzone/Best original song

"Down to Earth" - WALL-E (Bryan Adams, Thomas Newman)

"Jai Ho" - Slumdog Millionaire (A.R. Rahman)

"O Saya" - Slumdog Millionaire (A.R. Rahman)

Altri due nominati da annunciare in questa categoria

Per le altre candidature visitate/You can find the rest of the nominees at http://www.oscar.com/

Candidature all'Oscar in diretta su www.sky.it e www.bbc.co.uk



Sintonizzatevi oggi alle 14.30 su sky.it e assisterete in diretta all'annuncio delle candidature per 81esima edizione degli ambitissimi premi Oscar.

Live telecast : http://mag.sky.it/mag/speciali_mag/mag_oscarnomination.html

http://www.bbc.co.uk/

Buona Visione!

Thursday 15 January 2009

The Millionaire (Slumdog Millionaire, D. Boyle, 2008)




Candidato a 11 BAFTA

Vincitore di 4 Golden Globe Awards
- Miglior film drammatico
- Miglior regia
- Miglior sceneggiatura
- Miglior colonna sonora


Il giovane Jamal, nato e cresciuto nei bassifondi di Mumbai, è sul punto di vincere il premio massimo a "Chi vuol essere milionario", ma come ha fatto ad arrivare fino a quel punto?

Recensire questo film è per me non un'analisi bensì un tripudio di emozioni fortissime.
Quando vidi per la prima volta un film diretto da Danny Boyle, per la precisione "Trainspotting", mi sentii male: la sua cruda ed estrema rappresentazione della povertà in Scozia mi lasciò un vuoto terribile nell'anima.
In seguito, fu la volta di "Una vita esagerata", stroncato dalla critica e da me amatissimo, soprattutto a causa dell'ironia portata all'eccesso con la quale il regista spiegò il famoso detto "gli uomini vengono da Marte, le donne da Venere".
Adesso, è la volta di "Slumdog Millionaire", letteralmente "il milionario dai bassifondi" ("slumdog" è "il cane dei bassifondi" ed indica dispregiativamente gli abitanti dei "slums", baraccopoli o bassifondi, comunque si vogliano chiamare le zone di estrema povertà delle grandi città), a differenza del titolo italiano capace soltanto di togliere la sottigliezza di significato all'originale, come spesso accade nelle traduzioni.
L'eccesso boyliano è alla base di questo film ma assume una portata ben diversa: qui l'eccesso è la cruda realtà, la sporcizia, la disperazione e la violenza che dominano ancora oggi nelle zone povere di Mumbai e tutti gli elementi che compongono questo quadro tremendamente realistico sono resi alla perfezione dalla empatica fotografia di Anthony Dod Mantle.
Tuttavia, era necessario un regista per definizione "eccessivo" e morbosamente attratto dai mali della società, ed in questo Danny Boyle è il massimo esponente, al fine di far volare questo film con la forza dell'immaginazione ed evitare che si riducesse a mero documentario.
Il risultato è, secondo me, un capolavoro del cinema contemporaneo grazie all'originalità della storia e della sua messa in scena, con particolare menzione nei confronti del montaggio mozzafiato di Chris Dickens e della colonna sonora di A.R. Nahman, il cui ritmo è tale da far pulsare il sangue in tutto il corpo per tutta la durata del film.
La sceneggiatura di Simon Beaufoy spazza via ogni retorica, passa attraverso il filtro del sense of humour, quello che fa ridere anche nel bel mezzo di una tragedia, ammicca a Bollywood verso la fine del film, parla con il linguaggio onesto e spontaneo di un bambino nella prima parte del film e costruisce un dramma familiare dal respiro epico in quella centrale.
Bravissimi gli attori, da noi sconosciuti, anche se in patria qualcuno di loro è assai famoso: in particolare brilla per espressività il giovane protagonista, Dev Patel, capace di comunicare con un sorriso ciò che neanche dieci pagine di monologo potrebbero equiparare.
Mentre scorrevano i titoli di coda le mie guance erano rosse ed il mio corpo danzava al ritmo della musica contro qualsivoglia meccanismo volontario avessi intenzione di attivare: consiglio fortemente di vedere questo film nelle sale cinematografiche per farvi coinvolgere completamente e mi avvio alla conclusione.
Un altro dei probabili candidati alla prossima edizione degli ambitissimi premi Oscar è "Il curioso caso di Benjamin Button", di cui vi parlerò a breve: se avete occasione di vedere entrambi i film, vi prego di riflettere sul reale significato del concetto di "epica", perché sulla base di questi due lungometraggi completamente agli antipodi l'uno rispetto all'altro si può costruire una riflessione assai complessa.
Non ho la presunzione di voler costruire una teoria filosofica da imboccarvi come se fosse una goccia d'oro dall'albero della sapienza cinematografica, però vorrei fare una considerazione finale che mi si è presentata con indubbia chiarezza.
Per me questo è sicuramente un film epico, in quanto è, in definitiva, una lunga e contrastata storia d'amore, trascendente rispetto al percorso di chi soffre immense perdite per arrivare, utilizzando le parole dell'istrionico e ambiguo conduttore televisivo Prem Kumar, interpretato alla perfezione da Anil Kapoor, "dalle stalle alle stelle" ed è la costante che guida le azioni eroiche, in senso non convenzionale, del protagonista.


Young Jamal, born and raised in the slums of Mumbai, is one question away from winning the top prize at "Who wants to be a millionaire?", but how did he get that far?

The first time I saw a Danny Boyle film, "Trainspotting" to be precise, I felt awful, as if the crude depiction of Scottish poverty had opened a dark abyss in my soul.
I tried again with "A life less ordinary", which the critics hated and I absolutely loved, mainly because of the eye-opening "irony gone wild" experience it was for me in regard to the famous saying "men are from Mars, women are from Venus".
Excess, a typically Boylian trait, is also the essential premise of "Slumdog Millionaire", although it takes on a very different meaning, as opposed to Boyle's earlier work.
In the slums of Mumbai excess is nothing if not crude reality itself : the filth, the hollowing despair and the merciless violence which reign over the people who are trapped in that life all add up to this disturbingly realistic portrait which Anthony Dod Mantle's brilliant photography empathizes with.
However, you might feel, at this point, that I'm describing a very well-made documentary and let me tell you immediately that is not so.
A story like this one needed to fly by letting imagination run wild with its creative force and only a director prone to excess by definition and, at the same time, morbidly attracted to the darkest depths of civilization could pull off the task at hand.
Luckily, Danny Boyle was the perfect man for the job and the final result is, in my opinion, a masterpiece in the contemporary panorama of the art of cinema.
A special mention goes out to Chris Dickens's nail-biting editing and to A.R. Nahman's score, literally capable of controlling the blood flow of any human being subject to its rhythm.
On the other hand, Simon Beaufoy's script gets rid of any form of rhetoric, seeps through that particular kind of humour which allows the audience to laugh in the very midst of tragedy, winks at Bollywood near the end, speaks through the eyes of a child in the first part and constructs a sturdy family drama with an epic feel to it in the middle.
The actors, virtually unknown on our side of the world, are excellent and the crown jewel is the young Dev Patel, who plays the main character Jamal, whose intensity manages to get across what an interminable number of pages of monologuing could not.
While the end titles rolled I was flustered and overjoyed, red with excitement and dancing to the music against my rational self and my suggestion to all of you, before I bring about my final thoughts on this film, is to go and watch this in a cinema (or movie theatre, whatever they call it these days) in order to get the full experience of this mind-blowing tale.
Another major player in the current award season is "The curious case of Benjamin Button" and if you catch both films I encourage you to reflect upon the concept of "epic", they stand for two diametrically opposite ideas of what such a concept should mean.
I do not presume to lend you golden drops from the tree of wisdom, but I would still like to base my final comment on this aspect.
It seems clear to me that this film has an epic feel to it, since it's ultimately a long and star-crossed love story, transcending the immense suffering of he who treads the path to get "from slums to success", in the words of histrionic and ambiguous tv show host Prem Kumar and ascending to the role of constant guiding light in every heroic gesture, unconventionally speaking, made by Jamal.

Trailer originale/Theatrical trailer: http://video.yahoo.com/watch/3820413/10452482

BAFTA Film Awards. Nominations.



The "awards season" continues....

Nominations for the British Academy Film Awards can be found here

http://www.bafta.org/awards/film/film-nominations-in-2009,657,BA.html

Monday 12 January 2009

Golden Globes. I risultati.






In nottata si è svolta la cerimonia dei "Golden Globes".


Ecco i risultati:



Miglior film drammatico.


"The Millionaire"


("Slumdog Millionaire", 2008, D. Boyle)














Commento : Purtroppo questo non l'ho ancora visto. Quando non vedrete commenti significa che ancora non sono ancora riuscita a visionare il film in questione. I film nominati all'Oscar e rientranti nelle categorie "classiche" (quindi non "miglior suono", "miglior effetti sonori", ecc.) saranno analizzati tutti.



Migliore attrice in un film drammatico.




Kate Winslet per "Revolutionary Road"















Commento : Un premio meritatissimo, speravo nella sua vittoria. Kate Winslet interpreta con originalità e spiazzante crudezza una casalinga disperata della suburbia americana degli anni '50 ed il suo ritratto vivido e disperato colpisce nel profondo, tanto da causare dolore percepibile fisicamente da parte di chi guarda. Quest'anno il mio voto andrebbe a lei per il premio Oscar.




Miglior attore in un film drammatico.




Mickey Rourke per "The Wrestler"



























Miglior film commedia.




"Vicky Cristina Barcelona"















Commento : Non avevo dubbi circa il prevalere di questo film sugli altri nominati. La briosa luminosità delle scenografie come solo Woody Allen sa renderle, la pungente ironia della sceneggiatura, la spumeggiante nevrosi dei personaggi interpretati con grande bravura dagli attori, a partire dalla nominata Rebecca Hall, e diretti dal regista con accattivante maestria, infine la musica sofisticata creano un mix irresistibile, un gioco costruito analizzando i devastanti effetti della forza di seduzione. Una sola domanda : chi è veramente il/la seduttore/seduttrice? A voi le ipotesi.




Miglior attrice in un film commedia.


Sally Hawkins per "Happy Go Lucky - La felicità porta fortuna"

("Happy-Go-Lucky", 2008, M. Leigh)










Commento : Sally Hawkins è un'attrice che ha fatto tanta strada. Mi colpì molto la sua interpretazione in "Peruasione", il film prodotto per la BBC e tratto dal romanzo omonimo di Jane Austen, e la sua performance in "Happy-Go-Lucky", in cui interpreta un'insegnante delle elementari eccentrica ed ottimista fino allo stremo in un mondo che va a pezzi intorno a lei, è la conferma della sua versatilità.Tanto il film è dimenticabile quanto lei è memorabile ... e non è dire poco.






Miglior attore in un film commedia.






Colin Farrell per "In Bruges"





























Migliore attrice non protagonista.





Kate Winslet per "The Reader"




















Miglior attore non protagonista.





Heath Ledger per "Il cavaliere oscuro"

("The Dark Knight", 2008, C. Nolan)






Commento : Che dire di più? Questo premio era scontato, un tributo alla tredicesima fatica di Ercole del mondo dei cattivi cinematografici ed alla tragica scomparsa dell'attore sopraffatto dal titanico personaggio, talmente grande nel male da ribaltare l'opinione dei critici su di un film con debolucci presupposti di sceneggiatura e, perciò, qualitativamente inferiore al predecessore, nonché meno appassionante.





Miglior film d'animazione.





"WALL - E" (Pixar)

























Miglior film in lingua straniera.




"Valzer con Bashir" (Israele)

("Vals im Bashir, 2008, A. Folman)





























Miglior Regista.




Danny Boyle per "The Millionaire"

























Miglior sceneggiatura.



Simon Beaufoy per "The Millionaire"

























Miglior colonna sonora.


A. R. Rahman per "The Millionaire"





















Miglior canzone originale.

Bruce Springsteen per "The Wrestler" dal film omonimo.





























A presto!