Sunday 28 February 2010

Academy Awards 2010: - 7. Miglior colonna sonora. Chi vincerà, chi dovrebbe vincere.


A partire da oggi fino a domenica 7 marzo, ogni giorno sarà dedicato all'imminente cerimonia degli Oscar. In ciascun post esaminerò una determinata categoria di nominati, esprimendo un'opinione in merito a chi dovrebbe ricevere il premio e facendo una previsione in merito al probabile vincitore.

Candidature per la miglior colonna sonora.

AVATAR (James Horner)
(Audio: http://www.youtube.com/watch?v=2tSzZoOg9E8)

FANTASTIC MR. FOX (Alexandre Desplat)
(Audio: http://www.youtube.com/watch?v=fmXvCSsjU10)

SHERLOCK HOLMES (Hans Zimmer)
(Audio: http://www.youtube.com/watch?v=5XhkT3-e-YY)

THE HURT LOCKER (Marco Beltrami, Buck Sanders)
(Audio: http://www.youtube.com/watch?v=l_Xceg9MmUE)

UP (Michael Giacchino)
(Audio: http://www.youtube.com/watch?v=Q3YEJ7wpPog)

Chi vincerà: "UP". Michael Giacchino ha già fatto segno in tutte le principali cerimonie di premiazione che si sono susseguite fino ad ora e non vi è motivo per credere che non otterrà l'Oscar. Il compositore non è un estraneo al marchio PIXAR, avendo già composto la musica di "Gli Incredibili" e "Ratatouille", e l'anno scorso ha composto una colonna sonora a mio avviso troppo sottovalutata nella stagione dei premi, ossia quella di "Star Trek". La musica di "Up" rievoca i suoni della Hollywood classica, quella delle vecchie commedie un po' malinconiche, e forse questo ha fatto breccia nel cuore dei giurati.

Chi dovrebbe vincere: "AVATAR". Dal momento che una delle colonne sonore più incisive dell'anno è stata esclusa dalla rosa dei cinque, ossia quella di "A Single Man" di Abel Korzeniowski, precedentemente nominata al Golden Globe, la mia scelta ricade sulla musica composta dal romantico per eccellenza, il veterano James Horner ("Braveheart", "Titanic", "La Maschera di Zorro", "A Beautiful Mind" e molti altri). A differenza delle sue melodie più risalenti, in "Avatar" il compositore fa largo uso di strumenti tribali e percussioni, pur non abbandonando la sua vocazione naturale per le composizioni da orchestra, e il mix complessivo di pezzi corali e strumentali ha un impatto molto forte, capace di trasportare gli ascoltatori sul magico mondo di Pandora e di far loro percepire la sua bellezza.

Saturday 27 February 2010

Invictus (C. Eastwood, 2009)



2 Academy Award Nominations:
Best Actor in a Leading Role - Morgan Freeman
Best Actor in a Supporting Role - Matt Damon

Il film, tratto da eventi realmente accaduti, narra dell'incontro tra Nelson Mandela (Morgan Freeman) e il capitano della squadra di rugby sudafricana Francois Pienaar (Matt Damon) e dell'obiettivo comune che i due perseguirono.
Le critiche mosse nei confronti di questo film sono unidirezionali: l'assuefazione di Clint Eastwood alle ingiustizie più torbide che ha portato per anni sul grande schermo lo avrebbe disorientato e reso timido di fronte ad una storia fondamentalmente positiva. Di conseguenza, non avrebbe approfondito a sufficienza la figura di Nelson Mandela, qui interpretato dal saggio e carismatico Morgan Freeman, attore prescelto dallo stesso Mandela. Tuttavia, simili argomentazioni deviano abissalmente da quello che è lo scopo del film, non quello di ripercorrere la biografia di un uomo bensì di testimoniare la capacità dello sport, in particolare uno di quelli attualmente più svincolati dalla corruzione del "mercato", di unire le persone anche nei casi più disperati.
"Invictus" è un film poderoso come i suoi giocatori di rugby, adrenalinico grazie alla splendida fotografia di Tom Stern e supportato da un cast perfetto, all'interno del quale spicca uno strabiliante Matt Damon nel ruolo di Francois Pienaar (perfetto il suo accento sudafricano, a differenza di quello di Freeman), per sua sfortuna già victus nella corsa all'Oscar dal sublime Christoph Waltz di "Bastardi senza gloria".
L'aspetto maggiormente interessante è sicuramente dato dalla "multifocalità" della vicenda: la trama è unica, ma è raccontata da punti di vista molto diversi tra loro, ognuno con una propria motivazione alle spalle.
Innanzitutto vi è Mandela, che inizialmente vede nel campionato mondiale di rugby l'opportunita di lanciare in modo eclatante un messaggio politico di unione e finisce per essere egli stesso coinvolto nella fervente anticipazione di un qualunque tifoso, rinnovando il suo spirito guerriero indomabile nella convinzione che debba sempre essere possibile cambiare lo stato delle cose.
In secondo luogo vi è Pienaar, il simbolo della transizione dall'ideologia paterna dell'apartheid verso un nuovo modo di pensare dei cittadini sudafricani, coraggioso apostolo di un messaggio di pace inizialmente frainteso da entrambi i lati della divisione razziale.
In terzo luogo, vi è il cast corale dello staff presidenziale, nel quale ogni persona è in qualche modo influenzata dalla figura centrale e finisce per essere trasformata nel profondo, pronta a dare la vita per qualcosa di infinitamente più grande e importante.
Ciò che Eastwood trasmette ai suoi spettatori, senza propaganda politica o strepiti retorici (alla faccia di chi ha definito questo "un film dell'era Obama"!), è quel senso di dignità che porta a credere ed a combattere per qualcosa e chi si lascerà conquistare dalla sobria bellezza del film uscirà dal cinema con l'impulso, per quanto temporaneo, di portare a termine qualcosa di molto rilevante.

Il testo della poesia "Invictus" di W.E. Henley, che ha ispirato il titolo del film, si trova qui http://en.wikipedia.org/wiki/Invictus

Trailer originale:




Thursday 25 February 2010

Precious (Precious: based on the novel "Push" by Sapphire, L. Daniels, 2009)


Academy Award Nominee:
Best Picture
Actress in a leading role - Gabourey Sidibe
Actress in a supporting role - Mo'Nique
Directing - Lee Daniels
Adapted Screenplay - Geoffrey Fletcher
Film Editing - Joe Klotz
BAFTA Winner: Best Supporting Actress - Mo'Nique
Golden Globe Winner: Best Supporting Actress - Mo'Nique
SAG Award Winner: Best Supporting Actress - Mo'Nique
Critics Choice Award Winner: Best Supporting Actress - Mo'Nique
A giudicare dall'incipit, "Precious" potrebbe sembrare un qualunque film narrante la storia di una ragazza di colore emarginata. Non lo è. Il film è un originale ed amarissimo racconto di un orrore inconfessabile consumato tra le mura di un degradato appartamento di Harlem. Clarice "Precious" Jones potrebbe facilmente essere un cliché, quello della ragazza obesa priva di aspirazioni e destinata a passare la vita dietro alle casse di McDonald's o nei bagni pubblici delle stazioni, invisibile agli occhi altrui. Non lo è. I colori della sua immaginazione sono vividi, luminosi e raggianti, spiccano il volo nei momenti in cui sembrerebbe impossibile farli risplendere, nel bel mezzo di una turpitudine sulla quale calano il silenzio e la vergogna. Precious è un'amazzone, disillusa e, ciò nonostante, ferma nei propositi alla cui elaborazione assistiamo direttamente noi spettatori, fragile ma coraggiosa. Peccato che Lee Daniels non assecondi fino in fondo questo incredibile personaggio, meravigliosamente interpretato dall'esordiente Gabourey Sidibe. La prima parte del film è strabiliante nella sua autentica ruvidezza, priva di toni edificanti e black pride, e il cast è in stato di grazia, su tutti la strepitosa Mo'Nique nel ruolo della madre violenta di Precious, personaggio dotato di molte sfaccettature irriducibili ad un'unica prospettiva. La seconda parte risente della volontà registica di preferire la "questione sociale" alla vicenda umana, elemento che attenua la peculiarità del film pur non danneggiandone la qualità, indubbiamente molto alta. La commistione di dramma e musical funziona, in quanto il secondo obnubila in maniera efficace le scene più cruente o crudeli, eliminando il bisogno di ricorrere all'espediente della dissolvenza o, peggio, di mostrare tutto il mostrabile. Oltretutto, i percorsi mentali di Precious aumentano l'empatia degli spettatori, che di fronte al tripudio di luci, colori e musica sono perfettamente consapevoli di quello che sta accadendo in contemporanea nel mondo reale e potrebbero ritrovarsi in lacrime, agghiacciati, indignati, amareggiati, agguerriti. Un'ultima nota: è del tutto inimmaginabile pensare di poter vedere il film doppiato, in quanto l'essenziale suspension of disbelief non può aver luogo di fronte al melting pot di Harlem che parla "romano de Roma"!

Monday 15 February 2010

La bocca del lupo (P. Marcello, 2009)


Cronaca della vita quotidiana di emarginati residenti a Genova.

"La bocca del lupo" è, a dir poco, un film eclettico, imperfetto ma onesto. Le sequenze iniziali, nonché poche altre, sembrano rievocare quel legame quasi viscerale che unisce l'uomo e il mare, già esplorato nel capolavoro di R.J. Flaherty "L'uomo di Aran" (1934). Il sodalizio tra immagine e musica cattura l'immaginazione e il cuore dello spettatore appena prima che questi sia catapultato in una bruta realtà, narrata con grazia per mezzo di un'impostazione documentaristica priva di quella retorica strillata nella politica e in parte dell'opinione pubblica attuale. Infatti, i due interpreti principali sono ex detenuti, emarginati, alienati dalla società come i pescatori genovesi nel mare vuoto e burrascoso. Non vi è nessuna apologia, entrambi sono consapevoli delle scelte che hanno compiuto e rifuggono l'autocommiserazione sulla quale si innestano i discorsi paternalistici di figure prominenti che inneggiano alla rieducazione a tutti i costi. La loro solitudine è riflessa nell'angosciosa oscurità dei vicoli genovesi e la loro aridità spirituale, nata da una vita vissuta nel degrado, è resa per lo più tramite la costante ripetizione delle stesse formule lessicali e degli stessi atteggiamenti. L'affetto elementare, quasi disperato, che tiene insieme i due è commovente, così come la tenerezza senza fronzoli che essi esprimono reciprocamente. Le osservazioni da fare sarebbero ancora molte, ma l'aspetto più interessante del film è forse direttamente collegato al suo titolo, al di là del riferimento al romanzo di Remigio Zena. Cosa significa "la bocca del lupo" in questo specifico contesto? Ognuno avanzerà la propria opinione, dato che il materiale dal quale attingere è assai ricco di spunti, e tuttavia chi scrive ritiene di dover necessariamente ricondurre tale espressione al mare nella sua dinamicità. Infatti, esso non è concepito come mero elemento naturale, bensì come mangiatore del tempo e dei ricordi, forza inquieta e minacciosa, ma, allo stesso tempo, dotata di una purezza che trascende gli argini posti dall'uomo e capace di travolgere le piccolezze di quest'ultimo (le immagini del porto sono da antologia). La costante dialettica tra memoria e catarsi è il filo rosso della storia, se invero esiste una storia, e coinvolge tutti i personaggi, umani e non. La bocca del lupo è il limen, il fragile equilibrio sul quale si misura la dignità umana, capace di affrontare le onde eppure restia a saltare dallo scoglio, pur di non lasciare indietro un tenue barlume del passato, sempre accompagnato dalla lucida consapevolezza delle scelte fatte e dalla volontà di subirne le conseguenze.
Trailer: http://www.youtube.com/watch?v=Je9oRJ2PyqU

Tuesday 2 February 2010

Academy Awards 2010. Nominations.


Actor in a Leading Role

Jeff Bridges in “Crazy Heart”
George Clooney in “Up in the Air”
Colin Firth in “A Single Man”
Morgan Freeman in “Invictus”
Jeremy Renner in “The Hurt Locker”

Actor in a Supporting Role

Matt Damon in “Invictus”
Woody Harrelson in “The Messenger”
Christopher Plummer in “The Last Station”
Stanley Tucci in “The Lovely Bones”
Christoph Waltz in “Inglourious Basterds”

Actress in a Leading Role

Sandra Bullock in “The Blind Side”
Helen Mirren in “The Last Station”
Carey Mulligan in “An Education”
Gabourey Sidibe in “Precious: Based on the Novel ‘Push’ by Sapphire”
Meryl Streep in “Julie & Julia”

Actress in a Supporting Role

Penélope Cruz in “Nine”
Vera Farmiga in “Up in the Air”
Maggie Gyllenhaal in “Crazy Heart”
Anna Kendrick in “Up in the Air”
Mo’Nique in “Precious: Based on the Novel ‘Push’ by Sapphire”

Animated Feature Film

“Coraline” Henry Selick
“Fantastic Mr. Fox” Wes Anderson
“The Princess and the Frog” John Musker and Ron Clements
“The Secret of Kells” Tomm Moore
“Up” Pete Docter

Art Direction

“Avatar” Art Direction: Rick Carter and Robert Stromberg; Set Decoration: Kim Sinclair
“The Imaginarium of Doctor Parnassus” Art Direction: Dave Warren and Anastasia Masaro; Set Decoration: Caroline Smith
“Nine” Art Direction: John Myhre; Set Decoration: Gordon Sim
“Sherlock Holmes” Art Direction: Sarah Greenwood; Set Decoration: Katie Spencer
“The Young Victoria” Art Direction: Patrice Vermette; Set Decoration: Maggie Gray

Cinematography

“Avatar” Mauro Fiore
“Harry Potter and the Half-Blood Prince” Bruno Delbonnel
“The Hurt Locker” Barry Ackroyd
“Inglourious Basterds” Robert Richardson
“The White Ribbon” Christian Berger

Costume Design

“Bright Star” Janet Patterson
“Coco before Chanel” Catherine Leterrier
“The Imaginarium of Doctor Parnassus” Monique Prudhomme
“Nine” Colleen Atwood
“The Young Victoria” Sandy Powell

Directing

“Avatar” James Cameron
“The Hurt Locker” Kathryn Bigelow
“Inglourious Basterds” Quentin Tarantino
“Precious: Based on the Novel ‘Push’ by Sapphire” Lee Daniels
“Up in the Air” Jason Reitman

Documentary (Feature)

“Burma VJ” Anders Østergaard and Lise Lense-Møller
“The Cove” Nominees to be determined
“Food, Inc.” Robert Kenner and Elise Pearlstein
“The Most Dangerous Man in America: Daniel Ellsberg and the Pentagon Papers” Judith Ehrlich and Rick Goldsmith
“Which Way Home” Rebecca Cammisa

Documentary (Short Subject)

“China’s Unnatural Disaster: The Tears of Sichuan Province” Jon Alpert and Matthew O’Neill
“The Last Campaign of Governor Booth Gardner” Daniel Junge and Henry Ansbacher
“The Last Truck: Closing of a GM Plant” Steven Bognar and Julia Reichert
“Music by Prudence” Roger Ross Williams and Elinor Burkett
“Rabbit à la Berlin” Bartek Konopka and Anna Wydra

Film Editing

“Avatar” Stephen Rivkin, John Refoua and James Cameron
“District 9” Julian Clarke
“The Hurt Locker” Bob Murawski and Chris Innis
“Inglourious Basterds” Sally Menke
“Precious: Based on the Novel ‘Push’ by Sapphire” Joe Klotz

Foreign Language Film

“Ajami” Israel
“El Secreto de Sus Ojos” Argentina
“The Milk of Sorrow” Peru
“Un Prophète” France
“The White Ribbon” Germany

Makeup

“Il Divo” Aldo Signoretti and Vittorio Sodano
“Star Trek” Barney Burman, Mindy Hall and Joel Harlow
“The Young Victoria” Jon Henry Gordon and Jenny Shircore

Music (Original Score)

“Avatar” James Horner
“Fantastic Mr. Fox” Alexandre Desplat
“The Hurt Locker” Marco Beltrami and Buck Sanders
“Sherlock Holmes” Hans Zimmer
“Up” Michael Giacchino

Music (Original Song)

“Almost There” from “The Princess and the Frog” Music and Lyric by Randy Newman
“Down in New Orleans” from “The Princess and the Frog” Music and Lyric by Randy Newman
“Loin de Paname” from “Paris 36” Music by Reinhardt Wagner Lyric by Frank Thomas
“Take It All” from “Nine” Music and Lyric by Maury Yeston
“The Weary Kind (Theme from Crazy Heart)” from “Crazy Heart” Music and Lyric by Ryan Bingham and T Bone Burnett

Best Picture

“Avatar” James Cameron and Jon Landau, Producers
“The Blind Side” Nominees to be determined
“District 9” Peter Jackson and Carolynne Cunningham, Producers
“An Education” Finola Dwyer and Amanda Posey, Producers
“The Hurt Locker” Nominees to be determined
“Inglourious Basterds” Lawrence Bender, Producer
“Precious: Based on the Novel ‘Push’ by Sapphire” Lee Daniels, Sarah Siegel-Magness and Gary Magness, Producers
“A Serious Man” Joel Coen and Ethan Coen, Producers
“Up” Jonas Rivera, Producer
“Up in the Air” Daniel Dubiecki, Ivan Reitman and Jason Reitman, Producers

Short Film (Animated)

“French Roast” Fabrice O. Joubert
“Granny O’Grimm’s Sleeping Beauty” Nicky Phelan and Darragh O’Connell
“The Lady and the Reaper (La Dama y la Muerte)” Javier Recio Gracia
“Logorama” Nicolas Schmerkin
“A Matter of Loaf and Death” Nick Park

Short Film (Live Action)

“The Door” Juanita Wilson and James Flynn
“Instead of Abracadabra” Patrik Eklund and Mathias Fjellström
“Kavi” Gregg Helvey
“Miracle Fish” Luke Doolan and Drew Bailey
“The New Tenants” Joachim Back and Tivi Magnusson

Sound Editing

“Avatar” Christopher Boyes and Gwendolyn Yates Whittle
“The Hurt Locker” Paul N.J. Ottosson
“Inglourious Basterds” Wylie Stateman
“Star Trek” Mark Stoeckinger and Alan Rankin
“Up” Michael Silvers and Tom Myers

Sound Mixing

“Avatar” Christopher Boyes, Gary Summers, Andy Nelson and Tony Johnson
“The Hurt Locker” Paul N.J. Ottosson and Ray Beckett
“Inglourious Basterds” Michael Minkler, Tony Lamberti and Mark Ulano
“Star Trek” Anna Behlmer, Andy Nelson and Peter J. Devlin
“Transformers: Revenge of the Fallen” Greg P. Russell, Gary Summers and Geoffrey Patterson

Visual Effects

“Avatar” Joe Letteri, Stephen Rosenbaum, Richard Baneham and Andrew R. Jones
“District 9” Dan Kaufman, Peter Muyzers, Robert Habros and Matt Aitken
“Star Trek” Roger Guyett, Russell Earl, Paul Kavanagh and Burt Dalton

Writing (Adapted Screenplay)

“District 9” Written by Neill Blomkamp and Terri Tatchell
“An Education” Screenplay by Nick Hornby
“In the Loop” Screenplay by Jesse Armstrong, Simon Blackwell, Armando Iannucci, Tony Roche “Precious: Based on the Novel ‘Push’ by Sapphire” Screenplay by Geoffrey Fletcher
“Up in the Air” Screenplay by Jason Reitman and Sheldon Turner

Writing (Original Screenplay)

“The Hurt Locker” Written by Mark Boal
“Inglourious Basterds” Written by Quentin Tarantino
“The Messenger” Written by Alessandro Camon & Oren Moverman
“A Serious Man” Written by Joel Coen & Ethan Coen
“Up” Screenplay by Bob Peterson, Pete Docter, Story by Pete Docter, Bob Peterson, Tom McCarthy