Monday 8 March 2010

82nd Academy Awards: un bilancio conclusivo.


Alcuni PRO e CONTRA della cerimonia 2010 (NON è una classifica).


PRO

- Il maggior spazio dedicato alle colonne sonore, troppo spesso ignorate;

- La rassegna di clip dedicati alle interpetazioni nominate, reintrodotta dopo anni di assenza;

- Le freddure di Steve Martin, seppur poche rispetto agli altri anni;

- Il Na'vi interpretato da Ben Stiller;

- La gioia bambinesca di Jeff Bridges;

- Il clip di presentazione dei nominati per il miglior film d'animazione;

- La generale nonché insolita eleganza degli abiti, salvo qualche eccezione;

- Gli sguardi e le parole di affetto tra Sandra Bullock e Meryl Streep.


CONTRA

- La noia mortale: la cerimonia si è trascinata per ore priva di sussulti, sorprese piacevoli o meno, cattiverie divertenti, discorsi memorabili e spontaneità. Tutto scontato. Qaunti sbadigli!;

- La "politicizzazione" di "The Hurt Locker", eccessivamente favorito per motivi chiaramente non inerenti alla (indubbia) qualità del film;

- Il troppo poco spazio lasciato ai divertentissimi presentatori Alec Baldwin e Steve Martin, il cui talento esplosivo non è stato sfruttato a dovere, e poche gag;

- La mancata esecuzione live delle cenzoni nominate;

- Gli ospiti visibilmente assonnati e reticenti;

- La discriminazione delle due categorie dei "non protagonisti", ai quali è stato concesso ingiustificatamente uno spazio decisamente più limitato di quello concesso ai "protagonisti";

- Il peso esplicitamente assegnato (nelle parole della presentatrice Barbara Streisand) al sesso e al colore della pelle di due dei nominati come miglior regista al di là di una qualunque considerazione relativa alla loro bravura;

- L'annuncio ex abrupto del vincitore come miglior film;

- Un inaspettatamente antipaticissimo George Clooney;

- Il balletto di apertura, scontato;
- Neanche una foto di gruppo nella press room per i quattro vincitori delle categorie attoriali.

In definitiva un'edizione deludente. Su queste note dolenti si chiude il mio reportage della stagione invernale dei premi cinematografici, in attesa del Festival di Cannes.

Academy Awards 2010. Lista dei vincitori.


"The Hurt Locker":
Miglior film
Miglior regista - Kathryn Bigelow
Miglior sceneggiatura originale - Mark Boal
Miglior montaggio
Miglior suono
Migliori effetti sonori

"Avatar"
Miglior fotografia
Miglior scenografia
Migliori effetti visivi

"Crazy Heart"
Miglior attore protagonista - Jeff Bridges
Miglior canzone originale - "The Weary Kind" - Ryan Bingham & T Bone Burnett

"Precious: based on the novel 'Push' by Sapphire"
Miglior attrice non protagonista - Mo'Nique
Miglior sceneggiatura non originale - Geoffrey Fletcher

"Up"
Miglior film d'animazione
Miglior colonna sonora originale - Michael Giacchino

"The Blind Side"
Miglior attrice protagonista - Sandra Bullock

"The Cove"
Miglior documentario

"El secreto de sus ojos"
Miglior film straniero (Argentina)

"Inglourious Basterds"
Miglior attore non protagonista - Christoph Waltz

"Star Trek"
Miglior trucco

"The Young Victoria"
Migliori costumi

Pergli altri premi, visitare il sito www.oscar.com

Sunday 7 March 2010

Academy Awards 2010: ZERO HOUR. Miglior attore protagonista e miglior attrice non protagonista: chi vincerà, chi dovrebbe vincere.


Candidati per il miglior attore protagonista.

Jeff Bridges - "Crazy Heart"
George Clooney - "Up in the Air"
Colin Firth - "A Single Man"
Morgan Freeman - "Invictus"
Jeremy Renner - "The Hurt Locker"

Chi vincerà: Jeff Bridges. Il suo Oscar apparterrà a quella categoria che può essere denominata "informale Oscar alla carriera". L'attore ha interpretato tantissimi ruoli ed ha già raggiunto un traguardo nella sua carriera, tale da potergli suggerire di abbandonare il cinema, anche se non è proprio decrepito. L'Academy ama i riconoscimenti tardivi.

Chi dovrebbe vincere: Jeff Bridges. Sebbene i miei gusti personali tendano unilateralmente verso lo splendido Colin Firth di "A Single Man", devo riconoscere che l'immersione totale dell'attore nel personaggio è assai commovente, agrodolce e carismatica, abbastanza da renderlo il giusto destinatario della statuetta.

Candidate per la miglior attrice non protagonista.

Penelope Cruz - "Nine"
Vera Farmiga - "Up in the Air"
Maggie Gyllenhaal - "Crazy Heart"
Anna Kendrick - "Up in the Air"
Mo'Nique - "Precious: based on the novel "Push" by Sapphire"

Chi vincerà: Mo'Nique. La sua interpretazione unisce due elementi che trovano largo favore nell'Academy: l'atteggiamento da Giunone nera e il sadismo virtuosistico. Si tratta di un mix potentissimo dal successo quasi assicurato.

Chi dovrebbe vincere: Mo'Nique. Niente da contestare. Sebbene la simpatia di Anna Kendrick sia contagiosa e la graziosa timidezza di Maggie Gyllenhaal estremamente convincente, la performance teatrale e la presenza imponente dell'attrice di "Precious" rendono la sua interpretazione larger than life e perciò pienamente meritevole.

Academy Awards 2010: ZERO HOUR. Miglior film: chi dovrebbe vincere.


Il mio voto ideale va a "District 9", a mio avviso un capolavoro assoluto. Originalissimo e agghiacciante, pieno di significati, meravigliosamente interpretato e visivamente sconvolgente, il film merita una lunga ed esaustiva riflessione che non sono ancora in grado di concepire, in quanto ancora scossa da ciò che ho visto e sentito.

Inoltre...

Questi sono i dieci film nominati all'Oscar:
AVATAR
THE BLIND SIDE
DISTRICT 9
AN EDUCATION
THE HURT LOCKER
INGLOURIOUS BASTERDS
PRECIOUS: BASED ON THE NOVEL "PUSH" BY SAPPHIRE
A SERIOUS MAN
UP
UP IN THE AIR

Questa è la lista che avrei voluto leggere io:
AVATAR
DISTRICT 9
THE HURT LOCKER
INGLOURIOUS BASTERDS
INVICTUS
PRECIOUS: BASED ON THE NOVEL "PUSH" BY SAPPHIRE
A SERIOUS MAN
A SINGLE MAN
STAR TREK
UP IN THE AIR

Academy Awards 2010: ZERO HOUR. Miglior film: la "guerra dei Roses" tra AVATAR e THE HURT LOCKER.


Nonostante quest'anno vi siano ben dieci candidati per il miglior film, alcuni immeritatamente, a maggior ragione perché vi sono degli esclusi illustri, i giochi sono quasi fatti e, a poche ore dalla cerimonia, la gara per conquistare il titolo di miglior film dell'anno è diventata una vera e propria "guerra dei Roses", un corpo a corpo tra gli ex-coniugi James Cameron e Kathryn Bigelow. Bisognerà attendere per constatare se avrà la meglio la vecchia Hollywood, ossia quella che privilegia i film che compiono passi da gigante nella storia del cinema e che propenderebbe dunque per "Avatar", oppure, a favore di "The Hurt Locker", la nuova Hollywood, che l'ha avuta vinta spesso negli ultimi anni a causa dell'accesso di nuovi membri all'Academy e di una modifica recentissima del sistema di votazione che dà a questa corrente una marcia in più. Chissà chissà...

The Hurt Locker (K. Bigelow, 2008)


9 Academy Award Nominations:
Best Picture
Best Director - Kathryn Bigelow
Best Actor in a Leading Role - Jeremy Renner
Best Original Screenplay - Mark Boal
Best Cinematography
Best Editing
Best Original Score
Best Sound
Best Sound Editing

"The Hurt Locker" non è propriamente un "film di guerra": le pellicole riconducibili a tale genere prendono posizione sul tema da loro trattato, direttamente o indirettamente. Questo film è "a-politico", in quanto, pur rappresentando un aspetto settoriale della guerra in Iraq, ossia quello della disattivazione di congegni esplosivi, non contiene alcun riferimento a presidenti, patrie, bandiere et cetera. Ciò che viene portato sullo schermo con uno stile schietto ed asciutto è il dramma di chi vive la guerra come realtà quotidiana, costantemente sospeso tra l'adrenalina e la depressione, costretto a rivolgere l'attenzione alla meccanica della guerra per schermarne l'orrore. Il sergente James, interpretato da uno straordinario Jeremy Renner (un'interpretazione così aspra, sofferente e carismatica mancava dai tempi di "Il Gladiatore"), è, agli occhi dei suoi commilitoni, un burlone irresponsabile: non rispetta le procedure di sicurezza e disinnesca le bombe come se fosse in un'officina di provincia. Quello che noi spettatori siamo chiamati a percepire è la motivazione di fondo che giustifica il suo bizzarro comportamento: il protagonista è sostanzialmente un uomo d'azione, che vuole lasciarsi sopraffare dal suo lavoro per non avere mai respiro e dover pensare a come la morte e l'affetto nei confronti di coloro che ha lasciato a casa influiscano sulla sua sensibilità. Egli non è un Terminator, ma neanche una versione idealizzata del soldato americano, gonfiata dagli alti ideali della democrazia, bensì un uomo reale, con tutte le sue debolezze, così vero da poter essere tanto il nostro vicino di casa quanto un passante incrociato per caso. Il suo punto di vista è la chiave di volta per comprendere il film, girato come un action movie crudo e tragico. I soldati gettati tra le sabbie irachene possono contare esclusivamente sulla solidarietà dei loro compagni di missione: è proprio in quei piccoli, apparentemente insignificanti momenti di aiuto e conforto che Kathryn Bigelow dà il tocco di grazia e regala qualche secondo di autentica ed impregiudicata commozione. L'unico cruccio che si potrebbe vantare nei confronti di questo film è quello di essere stato girato, senza alcuna ombra di dubbio, per le sale cinematografiche e, di conseguenza, quegli accorgimenti tecnici che hanno fatto salire vorticosamente il numero delle candidature all'Oscar potrebbero non essere sempre apprezzati in pieno.

Friday 5 March 2010

Academy Awards 2010: - 2. Miglior attore non protagonista. Chi vincerà, chi dovrebbe vincere.



Candidature per il miglior attore non protagonista.


Matt Damon - "Invictus"
Woody Harrelson - "The Messenger"
Christopher Plummer - "The Last Station"
Stanley Tucci - "The Lovely Bones"
Christoph Waltz - "Inglourious Basterds"

Chi vincerà: Christoph Waltz. L'ammirazione nei confronti della sua interpretazione è universale. La critica è spaccata sul giudizio da dare al film, ma nessuno litiga per stabilire se la prova dell'attore austriaco sia lodevole o meno, in quanto l'unicità del personaggio rende la bravura del suo interprete un dato di fatto. L'Academy non potrà ignorare questa performance e non avrebbe alcun motivo valido per preferire uno degli altri candidati, nonostante questa sia probabilmente la categoria più competitiva dell'anno tra quelle attoriali, dal momento che non vi è neanche una prova che non meriterebbe un Oscar.

Chi dovrebbe vincere: Christoph Waltz. Mi aggrego alle tante voci intessute di lodi: la sua interpretazione è sublime. Full stop. Per maggiori dettagli, siete invitati a leggere la recensione di "Bastardi senza gloria" su questo blog.

Thursday 4 March 2010

Bastardi senza gloria (Inglourious Basterds, Q. Tarantino, 2009)


8 Academy Award Nominations:

Best Picture
Best Director - Quentin Tarantino
Best Supporting Actor - Christoph Waltz
Best Original Screenplay - Quentin Tarantino
Best Cinematography (Fotografia) - Robert Richardson
Best Editing (Montaggio) - Sally Menke
Best Sound - Michael Minkler, Tony Lamberti, Mark Ulano
Best Sound Editing (Effetti sonori) - Wylie Stateman

Golden Globe, SAG, BAFTA Winner - Best Actor in a Supporting Role - Christoph Waltz

Palme d'Or Winner - Best Actor - Christoph Waltz

SAG Winner - Outstanding performance by a Cast in a Motion Picture

Quentin Tarantino ha un dono: la capacità di catturare immediatamente l'attenzione degli spettatori grazie a sequenze di apertura talmente memorabili da essere spesso incluse nell'antologia dei momenti cinematografici indimenticabili. Egli ha altresì il dono di portare alla luce il meglio nei suoi attori, ai quali spetta il difficile compito di sostenere il ritmo di dialoghi o monologhi lunghissimi e complessi. "Bastardi senza gloria" si inserisce perfettamente nel quadro della "vocazione tarantiniana", con tutti gli eccessi che questa comporta. Infatti, sebbene il film sia un concentrato di violenza trattata in modo grottesco, la genialità del regista è tutta riassunta nella prima sequenza, il cui protagonista assoluto è il sublime ed impareggiabile Christoph Waltz nel ruolo del colonnello SS Hans Landa, un nome già leggendario nelle classifiche dei migliori cattivi cinematografici di tutti i tempi. Waltz ha tratto dalla brillante sceneggiatura di Tarantino un personaggio irripetibile, senza ombra di dubbio pazzo e sadico, ma con una facade razionale e suadente, resa attraverso l'impostazione della voce e della gestualità, nonché tramite microespressioni che farebbero venire il capogiro al più abile degli psichiatri. Il suo alter ego Brad Pitt dà la conferma del suo naturale talento nell'interpretare personaggi comici e grotteschi, come aveva già fatto in "Burn after reading" dei fratelli Coen e, non a caso, il suo luogotenente Aldo Raine regala momenti di divertimento allo stato puro. Il resto del cast è in ottima forma e include guest stars azzeccatissime, come un esilarante Mike Myers nel ruolo del pomposo generale Ed Fenech. Purtroppo chi ha visto o vedrà il film doppiato non se lo è goduto o non se lo godrà più di tanto, a maggior ragione perché uno degli elementi più curiosi del film è rappresentato dal fatto che, nel corso della sua durata, vengono interscambiate ben quattro lingue, ossia tedesco, francese, inglese e italiano. In definitiva, Tarantino ha confezionato un fantasy western ambientato ai tempi della Seconda Guerra Mondiale e, nonostante vi sia qualche eccesso tipico dello stile registico che tuttavia aumenta la tensione costante tra il disgusto e la risata, l'assoluta originalità di innumerevoli sequenze rende questo film un godibilissimo prodotto artistico di alto livello.

Academy Awards 2010: - 3. Come si vota.



L'articolo riportato di seguito spiega con chiarezza le nuove modalità di voto stabilite dall'Academy e ne illustra i profili più problematici. Siete d'accordo?

Tuesday 2 March 2010

Academy Awards 2010: - 5. Miglior attrice protagonista. Chi vincerà, chi dovrebbe vincere.



Candidature per la miglior attrice protagonista.

Sandra Bullock - "The Blind Side"
Helen Mirren - "The Last Station"
Carey Mulligan - "An Education"
Gabourey Sidibe - "Precious: based on the novel "Push" by Sapphire"
Meryl Streep - "Julie & Julia"

Chi vincerà: Sandra Bullock. L' Academy ha sempre mostrato una certa tendenza a prediligere film "all American" a discapito di altre opere di maggiore qualità e "The Blind Side" non è un'eccezione. L'attrice interpreta in modo assai convincente una donna realmente esistita, la madre adottiva di un ragazzo di colore dalle origini poverissime che diventa una stella del football americano. La sua prova drammatica è notevole e purtroppo mortificata dallo sviluppo elementare del film. A mio avviso, era molto più incisiva nel film vincitore dell'Oscar "Crash", dove spiccava in una piccola parte non tenuta in sufficiente considerazione da parte della critica.

Chi dovrebbe vincere: Meryl Streep. Posto che non sono un'idolatra della meravigliosa signora, mi preme fare ben quattro osservazioni: in primo luogo, vincere un Oscar per un ruolo brillante è molto molto difficile e l'Academy seleziona tali ruoli con criteri molto (troppo) più selettivi di quelli drammatici; in secondo luogo, l'attrice non vince un Oscar dal 1983, pur avendo in seguito interpretato alcuni ruoli decisamente memorabili ed avendo raggiunto un totale di 16 candidature; in terzo luogo, la sua prova di bravura in "Julie & Julia" è la migliore che abbia reso negli ultimi dieci anni; infine, la sua interpretazione è la migliore di questa cinquina molto competitiva. Serve altro?


[Video] Un bel momento di solidarietà tra le due principali contendenti al "Nominees Luncheon" organizzato annualmente dall'Academy: http://www.youtube.com/watch?v=yoMfck4RIYc