Thursday 25 February 2010

Precious (Precious: based on the novel "Push" by Sapphire, L. Daniels, 2009)


Academy Award Nominee:
Best Picture
Actress in a leading role - Gabourey Sidibe
Actress in a supporting role - Mo'Nique
Directing - Lee Daniels
Adapted Screenplay - Geoffrey Fletcher
Film Editing - Joe Klotz
BAFTA Winner: Best Supporting Actress - Mo'Nique
Golden Globe Winner: Best Supporting Actress - Mo'Nique
SAG Award Winner: Best Supporting Actress - Mo'Nique
Critics Choice Award Winner: Best Supporting Actress - Mo'Nique
A giudicare dall'incipit, "Precious" potrebbe sembrare un qualunque film narrante la storia di una ragazza di colore emarginata. Non lo è. Il film è un originale ed amarissimo racconto di un orrore inconfessabile consumato tra le mura di un degradato appartamento di Harlem. Clarice "Precious" Jones potrebbe facilmente essere un cliché, quello della ragazza obesa priva di aspirazioni e destinata a passare la vita dietro alle casse di McDonald's o nei bagni pubblici delle stazioni, invisibile agli occhi altrui. Non lo è. I colori della sua immaginazione sono vividi, luminosi e raggianti, spiccano il volo nei momenti in cui sembrerebbe impossibile farli risplendere, nel bel mezzo di una turpitudine sulla quale calano il silenzio e la vergogna. Precious è un'amazzone, disillusa e, ciò nonostante, ferma nei propositi alla cui elaborazione assistiamo direttamente noi spettatori, fragile ma coraggiosa. Peccato che Lee Daniels non assecondi fino in fondo questo incredibile personaggio, meravigliosamente interpretato dall'esordiente Gabourey Sidibe. La prima parte del film è strabiliante nella sua autentica ruvidezza, priva di toni edificanti e black pride, e il cast è in stato di grazia, su tutti la strepitosa Mo'Nique nel ruolo della madre violenta di Precious, personaggio dotato di molte sfaccettature irriducibili ad un'unica prospettiva. La seconda parte risente della volontà registica di preferire la "questione sociale" alla vicenda umana, elemento che attenua la peculiarità del film pur non danneggiandone la qualità, indubbiamente molto alta. La commistione di dramma e musical funziona, in quanto il secondo obnubila in maniera efficace le scene più cruente o crudeli, eliminando il bisogno di ricorrere all'espediente della dissolvenza o, peggio, di mostrare tutto il mostrabile. Oltretutto, i percorsi mentali di Precious aumentano l'empatia degli spettatori, che di fronte al tripudio di luci, colori e musica sono perfettamente consapevoli di quello che sta accadendo in contemporanea nel mondo reale e potrebbero ritrovarsi in lacrime, agghiacciati, indignati, amareggiati, agguerriti. Un'ultima nota: è del tutto inimmaginabile pensare di poter vedere il film doppiato, in quanto l'essenziale suspension of disbelief non può aver luogo di fronte al melting pot di Harlem che parla "romano de Roma"!

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