Monday 18 May 2009

Angeli e Demoni (R. Howard, 2009)



In questa seconda avventura tratta dai romanzi di Dan Brown, il professor Robert Langdon (Tom Hanks) è incaricato dal Vaticano di risolvere il mistero che circonda un'antica setta, nota come "Illuminati", prima che la Città del Vaticano esploda a causa di un congegno rubato quando era ancora in fase sperimentale, costituito da "anti-materia".
Il professor Langdon ha poche ore per scovare il passaggio segreto che porta alla sede degli Illuminati, ma qualcuno si sta impegnando affinché ciò non succeda...


Premettendo che non ho letto alcun libro scritto da Dan Brown, mi è parso immediatamente che questo sia un film decisamente migliore del suo predecessore.
"Il Codice da Vinci" non sembrava, a dire il vero, un film diretto dal regista pluripremiato Ron Howard ("Apollo 13", "A Beautiful Mind", "Willow", ecc.): fedele alla lettera del romanzo, o almeno così mi è stato detto, il film procedeva senza ritmo, per lo più lentamente e, per chi, come la sottoscritta, non aveva letto il libro, molto confusamente.
Si trattava, in sostanza, di un brutto film, nel quale anche il pur illustre cast procedeva a tentoni, con un gran punto interrogativo nelle rispettive, nonché rare, espressioni facciali.

In questo caso, invece, Howard si è riappropriato della sua qualità di regista e quindi della sua piena facoltà di compiere scelte artistiche: infatti, è noto come alcune parti del libro, anche abbastanza significative e controverse, siano state sistematicamente tagliate, forse grazie anche alla lungimiranza di due sceneggiatori veterani come David Koepp ("Mission: Impossible", "Jurassic Park", "Spider-Man", ecc.) e Akiva Goldsman ("A Beautiful Mind", "Io, Robot", "Io Sono Leggenda").

Riducendo il finto misticismo di Brown e privilegiando l'anima del thriller, Howard confeziona un buon film d'azione, aiutato da un cast in ottima forma (su tutti Stellan Skarsgård nel ruolo dell'indecifrabile comandante Richter), dall'elegante fotografia di Salvatore Totino ("Frost/Nixon", "Cinderella Man", ecc.) e dalla corposa colonna sonora di un altro grande veterano del mondo del cinema, Hans Zimmer ("Il Gladiatore", "Il Re Leone", "Il Cavaliere Oscuro, "Rain Man", ecc.).

Vi è indubbiamente qualche incongruenza, come ad esempio l'ambientazione della scena del Pantheon, chiaramente girata in un momento della giornata diverso da quello che il film vorrebbe far credere, e la credibilità di alcuni dettagli è alquanto debole, ma quest'ultima "imperfezione" non può essere imputata agli sceneggiatori, i quali, bene o male, si sono dovuti appoggiare all'ossatura del romanzo.

Infine, se vi è un ambito entro il quale il film ha primeggiato nella rosa di quelli finora usciti nel 2009, è sicuramente quello, per così dire, grafico-pubblicitario: infatti, uno dei primi manifesti che hanno annunciato l'uscita del film raffigura una statua a forma di angelo (tra l'altro, un indizio assai importante nel film) sovrastante Piazza San Pietro.
La sensazione di essere invitati a scoptrire qualcosa di arcano e inspiegabile che trapela dall'immagine dovrebbe bastare quantomeno a incuriosire chi si trovi ad ammirarlo senza avere idea di cosa parli il film.

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