Saturday 26 February 2011

Oscars 2011: chi vincerà vs. chi meriterebbe di più. Miglior attrice protagonista.


MIGLIOR ATTRICE PROTAGONISTA

Le candidate:

Annette Bening in "The Kids Are All Right"
Nicole Kidman in "Rabbit Hole"
Jennifer Lawrence in "Winter's Bone"
Natalie Portman in "Black Swan"
Michelle Williams in "Blue Valentine"

Quest'anno la scelta è tutt'altro che facile! Vi è infatti una notevole omogeneità tra i ruoli affrontati e un altrettanto notevole dispiegamento di talento.
Annette Bening, Nicole Kidman e Michelle Williams interpretano madri, la prima alle prese con una ribellione adolescenziale complicata da un redivivo donatore di sperma, la seconda piegata dal dolore per la morte prematura del figlio e la terza giunta al capolinea del suo matrimonio.
Anche Jennifer Lawrence, nel ruolo di una giovane che lotta per proteggere il fratellino, la sorellina e la madre dalla famiglia criminale del padre, interpreta un ruolo a suo modo materno, anche se un po' sui generis.
Annette Bening conferma la sua straordinaria versatilità nell'interpretare un personaggio che, affidato ad un'attrice diversa, potrebbe risultare piatto e antipatico e che invece è ad un tempo brillante, profondo e molto realistico; Nicole Kidman è strepitosa nel creare un personaggio la cui elaborazione del lutto è misurata e tuttavia estremamente commovente, una performance così da parte sua, sfaccettata eppure dotata di una strabiliante immediatezza agli occhi dello spettatore, non si vedeva dai tempi di "The Others"; Jennifer Lawrence è in grado di conciliare perfettamente la durezza di una fanciulla cresciuta in un ambiente ostile, isolato e malfamato con l'innocenza di una bambina costretta a diventare donna prima del suo tempo; Michelle Williams ha compiuto l'impresa rarissima di non dover aprire bocca per trasmettere allo spettatore il suo tumulto interiore, il suo dolore trasuda da ogni sguardo, ogni movimento, da tutto ciò che rimane "non detto".
Rimane dunque, last ma sicuramente non least, Natalie Portman.


CHI VINCERA': Natalie Portman




Quando Natalie Portman fu sconfitta nella corsa all'Oscar da Cate Blanchett nel 2005, diversi critici obiettarono che la performance della Portman in "Closer" avrebbe meritato di più il premio e, sin da allora, l'Academy ha dovuto fare i conti con l'ennesima "colpa". Un Oscar è sicuramente la migliore scusa possibile...
Bisogna aggiungere che l'Academy ha sempre apprezzato gli attori disposti a mortificarsi nel fisico e nella mente per interpretare alla perfezione un ruolo e l'impresa titanica della Portman, che è di fatto diventata ballerina classica in poco meno di un anno, fa proprio al caso loro.

CHI MERITEREBBE DI PIU':
Natalie Portman



A differenza delle quattro attrici in corsa con lei, tutte interpreti di film indipendenti, Natalie Portman è in gara per un film che è più vicino all'epica hollywoodiana e la sua performance ha dell'epico di per sé.
Lungi dall'interpretare una persona normale che cerca di andare avanti nella quotidianità, la Portman mette in scena uno spettacolo sublime di fragilità, ambizione, pazzia, innocenza e spietatezza in un contesto del tutto particolare.
La sua Nina Sayers, aspirante prima ballerina ossessionata dalla ricerca della perfezione e incapace di dare voce al suo lato oscuro, potrebbe essere la protagonista non di un balletto bensì di un'opera: in lei il bene e il male si incontrano attraverso la follia, in ogni perfetto passo di danza si abbracciano il cigno bianco e il cigno nero, inconsapevoli di chi avrà la meglio... a tal punto neanche spettatori sono in grado di prevederlo, tanta è la maestria della Portman nel giocare con la voce, le espressioni ed i graziosissimi movimenti.
In poche parole, lei ha qualcosa in più rispetto alle sue concorrenti: la grandeur delle vecchie interpretazioni hollywoodiane, mai minimaliste e sempre istrioniche, con una scintilla di genialità. Mi pare una ragione più che sufficiente a favorirla.

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