Sunday 27 February 2011

Oscars 2011: chi vincerà vs. chi meriterebbe di vincere. Miglior attrice non protagonista.




MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA

Le candidate:

Amy Adams in "The Fighter"
Helena Bonham Carter in "The King's Speech"
Melissa Leo in "The Fighter"
Hailee Steinfeld in "True Grit"
Jacki Weaver in "Animal Kingdom"

Quest'anno la categoria di miglior attrice non protagonista mi risulta un po' ostica, perché, a mio avviso, non hanno ricevuto menzione interpretazioni estremamente meritevoli e, al contempo, compaiono performances un po' sopravvalutate.
Ove mi sarebbe piaciuto vedere, ad esempio, la strepitosa Marion Cotillard di "Inception" compare Melissa Leo per "The Fighter", nel ruolo dell'opportunista manager/madre del campione di pugilato Micky Ward: la Leo beve, fuma, sproloquia e mette in mostra le sue doti istrioniche a dovere, visto il tipo di personaggio a lei affidato, ma, senza voler instillare dubbi sulla bravura dell'attrice, già nominata per "Frozen River", mi pare ovvio che questo ruolo si sia già visto, in una salsa o nell'altra, in numerosi film e che dunque questa performance si inserisca, per carità, con eccellenti risultati, nella tradizione della "bagascia" hollywoodiana.
Un po' diverso è il discorso da fare sulla sua collega Amy Adams: attrice estremamente versatile, derubata (no, non è un eufemismo) dell'Oscar nel 2006 per la sua straordinaria ed indimenticabile performance in "Junebug" e nominata ancora una volta per "Il dubbio" nel 2009, quest'anno è in gara nel ruolo della fidanzata del pugile Micky Ward. Nonostante la sua interpretazione sia meno sopra le righe di quella della Leo, lo spazio lasciato al suo personaggio non è tale da permetterle di brillare come potrebbe, però, nelle poche scene in cui compare, lascia indubbiamente il segno. In definitiva, la doppia nomination per "The Fighter" in questa categoria si giustifica con l'entusiasmo che i membri dell'Academy hanno dimostrato nei confronti di questo film: ogni anno vi è almeno un film che subisce, per sua fortuna, un simile trattamento.
Veniamo a Helena Bonham Carter: parlando di versatilità, qui ve ne è una delle massime e più risalenti esponenti. Messi da parte i costumi stravaganti e le maschere di Tim Burton, la Bonham Carter torna alle origini, concedendosi un ruolo molto più "classico" e decisamente British. Mai invadente, sempre impeccabile e con un aplomb degno dell'attuale sovrana del Regno Unito, l'attrice fa quello che una non protagonista dovrebbe fare, ossia l'indefettibile spalla del suo re Colin Firth, e l'impresa le riesce alla perfezione.
Jacki Weaver appartiene ad un ceppo ben diverso: nel durissimo "Animal Kingdom" l'attrice australiana interpreta la mater di una famiglia di criminali. Il suo personaggio rimane sullo sfondo nella prima metà del film ed emerge con un botto nella seconda, pur mantenendo sempre un'aura sinistra e, a tratti, veramente terrificante. Gli occhi vitrei, il sorriso appena accennato, il tono di voce pacato...tutti elementi di un'interpretazione non dotata di molte battute ma molto molto efficace.
Di Hailee Steinfeld parlerò oltre.

CHI VINCERA': (difficile a dirsi, perché le "supporting categories" sono i covi più ricorrenti delle sorprese, però con alta probabilità) Melissa Leo



Il favor dell'Academy nei confronti di "The Fighter" spiegherà i suoi effetti tra gli attori non protagonisti, dal momento che nelle altre categorie in cui il film è nominato vi sono dei contendenti strategicamente troppo forti.
Senza contare il fatto che l'Academy premia le "recidive" e la Leo, con la sua pregressa nomination per "Frozen River", appartiene di diritto a quella categoria.
Certo, anche il ruolo "all American" le dovrebbe giovare, in assenza di candidate che si siano sottoposte a trasformazioni drastiche o imprese titaniche.
P.s. La Leo si è trovata molto di recente al centro di una controversia riguardante la pubblicità da lei autofinanziata per far valere la sua candidatura. Quando Russell Crowe si trovò in una rissa poco prima della cerimonia del 2002, si giocò il pur meritatissimo Oscar per "A Beautiful Mind". A diversi anni di distanza i membri dell'Academy sono un po' cambiati, ma chissà se il discutibile meccanismo della "censura morale" è ancora vivo e vegeto...

CHI MERITEREBBE DI PIU': Hailee Steinfeld



In genere non approvo le candidature riconosciute ad attori o attrici troppo giovani, però qui siamo in presenza di un enfant prodige! In "Il Grinta" tiene testa ai meravigliosi Jeff Bridges e Matt Damon con una teatralità spontanea ed estremamente gratificante per lo spettatore. A vederla si potrebbe quasi dimenticare la giovanissima età dell'attrice quando il film fu girato, tanta è la credibilissima maturità che infonde al personaggio. Niente trucchi o espedienti: qui siamo in presenza di talento allo stato puro. Vedere per credere.

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